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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Sull'origine di alcune devozioni

Trovo sconvolgente il fatto che all'origine di alcune devozioni comunemente praticate da noi cattolici ci siano celebrazioni di vittorie in guerre sanguinose. Adorazione eucaristica  Così è per l'adorazione eucaristica, inaugurata per la prima volta ad Avignone l'11 settembre 1226 dal re di Francia Luigi VIII in seguito alla vittoria dei Crociati cristiani contro gli eretici Catari (o Albigesi). La crociata era stata indetta da papa Innocenzo III nel 1209, e vide un lungo alternarsi di assedi e stragi in cui spesso i Crociati non facevano distinzione tra Catari e Cattolici, arrivando in alcuni casi a sterminare la popolazione di intere città, come quelle di Marmande e di Béziers, nella Francia meridionale (in cui il catarismo era particolarmente diffuso, con l'appoggio di nobili e a volte anche vescovi). Per non parlare dell'istituzione dell'Inquisizione, che torturò e bruciò sul rogo parecchi eretici veri o presunti, come nel 1244 a Montsegur, dove vennero arse...

Vita da schiavi (rewind)

Questa riflessione (con alcune modifiche) è stata scritta il 15 aprile 2020, durante il primo lockdown per il COVID-19, in provincia di Rimini, una delle prime zone rosse in Italia. Non ne usciremo migliori, no. Già si vede chi scalpita per riprendere la vita come prima, ESATTAMENTE com'era prima: aperitivi, grigliate, shopping, pranzo di Pasqua e pic-nic di Pasquetta...  E il lavoro, quel lavoro da schiavi che forse non si è mai davvero VOLUTO fermare. Perché in fondo gli schiavi amano le loro catene, come è sempre stato.  Basta leggere il libro biblico dell'Esodo: gli ebrei nel deserto ogni tre passi rimpiangono l'Egitto, nonostante Dio lungo il cammino avesse dato loro acqua, manna, carne, e soprattutto la LIBERTÀ! Ma quando uno nasce schiavo non sa che farsene, della libertà, forse per questo nella Storia tutti i popoli hanno sempre seguito e persino amato i dittatori. E così, alla fine, della generazione uscita dall'Egitto nessuno entrerà nella Terra Promessa, come...

L'Ultima cena (rewind)

Questa riflessione (con alcune modifiche) è stata scritta il 13 aprile 2020, Lunedì dell'Angelo, durante il primo lockdown per il COVID-19, in provincia di Rimini, una delle prime zone rosse in Italia. Nei racconti evangelici dell'Ultima cena è vero che Gesù dice "Fate questo in memoria di me" (nei Vangeli sinottici), ma non credo che intendesse di mettersi ad adorare un pezzo di pane o un calice di vino... E neppure di ritualizzare la Cena, ripetendo pari pari i gesti e le parole di Gesù. In realtà nei primi anni del Cristianesimo si trattava di una cena vera e propria, tanto è vero che Paolo nelle sue lettere (in particolare la Prima ai Corinzi 11, 17-34) critica severamente il fatto che i cristiani si riunivano in assemblea per la cena, ma invece di condividere fraternamente chi arrivava prima si abbuffava e si ubriacava e gli altri restavano   a digiuno! Forse  per raddrizzare questa deviazione Giovanni, che scrive il suo Vangelo circa una cinquantina d'anni d...

Una tomba vuota (rewind)

Questa riflessione (con alcune modifiche) è stata scritta l' 11 aprile 2020 , Sabato Santo, durante il primo lockdown per il COVID-19, in provincia di Rimini, una delle prime zone rosse in Italia. In Terra Santa (26 dicembre 2017 - 2 gennaio 2018) non sono riuscita a provare una particolare emozione dentro il Santo Sepolcro...in fondo è una tomba VUOTA! Dovrebbe farci ricordare che  GESÙ NON È PIÙ LÌ!  Come evidenziato anche dai Vangeli, per esempio Luca 24, 5-6: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto.", e anche Matteo 28, 5-7: "Presto, andate a dire ai suoi discepoli: « E' risorto dai morti, ed ecco vi precede in Galilea; là lo vedrete » ." È VIVO e si trova IN GALILEA...cosa significa? Ci hanno sempre spiegato che la "Galilea delle genti" era abitata da una grande mescolanza di persone di provenienze e religioni diverse (oggi si direbbe "melting pot") e per questo era disprezzata dagli ebrei osservanti di Ge...

Farisei di ieri e di oggi

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  Dal volume "Voci dai Vangeli" (2024) testi miei e illustrazioni di Andrea Raschi

La strage degli innocenti

Pensando alla recente memoria (non ho il coraggio di chiamarla "celebrazione", e tantomeno "festa") della strage degli innocenti, cioè quei bambini sotto i 2 anni che secondo il Vangelo (Matteo 2, 16) Erode fece uccidere nella vana speranza che tra essi ci fosse anche il piccolo Gesù, non riesco a fare a meno di sentirmi infastidita. Secondo il Vangelo, infatti, un angelo del Signore apparve a Giuseppe invitandolo a fuggire con la famiglia in Egitto per salvare il bambino. Perché Dio non l'ha mandato anche agli altri padri (o madri)? Se Dio è Padre di tutti, perché salvare solo Suo Figlio e non quelli degli altri genitori? O sono stati avvertiti ma non hanno creduto? Mi riesce sempre più difficile credere a un Padre che salva Suo Figlio (certo, la morte l'avrebbe affrontata comunque da adulto...) e lascia morire gli altri bambini! Cosa me ne faccio di un Dio che non si comporta diversamente da molti nostri contemporanei che stravedono per i loro figli e nipo...

A proposito di Giuda

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dal mio libro di poesie Voci dai Vangeli (2024), illustrazione di Andrea Raschi  

Giuda (rewind)

Questa riflessione (con alcune modifiche) è stata scritta l'8 aprile 2020, Mercoledì Santo, durante il primo lockdown per il COVID-19, in provincia di Rimini, una delle prime zone rosse in Italia. Giuda da tanto tempo  è una figura che mi incuriosisce, come altri, a giudicare dalla mole di saggi, ma anche canzoni , romanzi, film pubblicati su di lui. Personalmente non voglio credere che Giuda sia dannato, come comunemente pensano i lettori del Vangelo . La nostra visione del post-mortem secondo me dal 1300 e' stata un po' falsata dalla lettura della Divina Commedia di Dante Alighieri , opera geniale e teologicamente fondata, ma pur sempre umana! E Dante forse in quella sua opera si è messo un po' troppo al posto di Dio, visto che all' Inferno colloca anche tutti i suoi nemici politici. Ma dopo tutto resta pur sempre un'opera letteraria, non un' estensione della Bibbia! Sul tema del tradimento ho trovato molto interessanti le parole di Papa Francesco nell...

Il cerchio dell'eterno ritorno

Riflettendo sull'anno liturgico non posso fare a meno di notare come nei secoli si sia progressivamente fossilizzato in una specie di "cerchio dell'eterno ritorno", Avvento-Natale-Quaresima-Pasqua-Pentecoste e si ricomincia. Ma questa visione circolare del cammino di fede è propria delle religioni dell'Estremo Oriente, non certo del Cristianesimo, che invece dovrebbe avere la forma di una freccia, rivolta verso un Fine ulteriore, Tehillard de Chardin direbbe verso la "Cristificazione dell'Universo". È vero che noi che viviamo nel XXI secolo abbiamo perso questa visione ottimistica della Storia come progresso indefinito, ma la fede cristiana è una tensione verso un Oltre/Altro, non l'appiattimento su un eterno presente. Ma ora che noi occidentali in generale non possiamo più dire di vivere in una "valle di lacrime", fatta di fatiche e sacrifici, anche la speranza in futuro migliore e in un'altra vita sembra essersi spenta. Forse molt...

Perché questo blog

Oggi, primo giorno del 2025, inizio questo blog per mettere per iscritto alcuni pensieri sparsi che ho incominciato a buttar giù a matita su un quaderno ai tempi del COVID-19, nel 2020, e che ho continuato a formulare dentro di me anche in seguito. In quei giorni forte era l'aspettativa per un "dopo" migliore, e per un rinnovamento, anche di un'istituzione secolare come la Chiesa Cattolica. Purtroppo, nonostante il Sinodo indetto da Papa Francesco, mi pare che ben pochi cambiamenti si scorgano all'orizzonte. Probabilmente i tempi della Chiesa restano troppo lenti rispetto alla rapidità di mutamento della società e dello scenario mondiale. La mia irrequietezza nel permanere all'interno di essa però col tempo va aumentando, forse perché essendo una cattolica nata dopo il Concilio Vaticano II, mi aspettavo una Chiesa più attenta ai "segni dei tempi" (Gaudium et spes) e alle esigenze delle persone, che preoccupata della ripetizione fedele di riti e tradi...