Gesù in scatola
È possibile che crediamo davvero che Colui che proclamiamo "Signore del cielo e della terra" possa rimanere chiuso in una scatola, sia pure dorata e di pregio, com'è in effetti un tabernacolo? Che Dio si possa incontrare solo tra le mura di una chiesa? Che venga solo in chi riceve l'Ostia consacrata? Continuiamo a fare l'errore degli idolatri: ridurre il divino alla nostra misura, renderlo un "oggetto" che si può vedere e toccare, che si può possedere e distribuire solo a pochi e selezionati "eletti"... È per questo che è venuto Cristo? Lui che era nato in una grotta piuttosto che nella reggia di Erode, che predicava per le strade e non aveva "dove posare il capo" (v. Luca 9,58 e Matteo 8,20), che parlava con tutti e tutte, soprattutto persone disprezzate e ai margini della società... Davvero pensiamo che il Cattolicesimo sia un modo di seguire e onorare Gesù? O piuttosto noi stessi, nel nostro orgoglio di essere suoi seguaci esclusi...