Sull'origine di alcune devozioni
Trovo sconvolgente il fatto che all'origine di alcune devozioni comunemente praticate da noi cattolici ci siano celebrazioni di vittorie in guerre sanguinose.
Adorazione eucaristica
Così è per l'adorazione eucaristica, inaugurata per la prima volta ad Avignone l'11 settembre 1226 dal re di Francia Luigi VIII in seguito alla vittoria dei Crociati cristiani contro gli eretici Catari (o Albigesi). La crociata era stata indetta da papa Innocenzo III nel 1209, e vide un lungo alternarsi di assedi e stragi in cui spesso i Crociati non facevano distinzione tra Catari e Cattolici, arrivando in alcuni casi a sterminare la popolazione di intere città, come quelle di Marmande e di Béziers, nella Francia meridionale (in cui il catarismo era particolarmente diffuso, con l'appoggio di nobili e a volte anche vescovi).
Per non parlare dell'istituzione dell'Inquisizione, che torturò e bruciò sul rogo parecchi eretici veri o presunti, come nel 1244 a Montsegur, dove vennero arse vive più di 200 persone.
Mese di maggio e rosario
Qui bisogna partire dall'inizio della questione: con le loro flotte navali per secoli i veneziani hanno dominato il mar Mediterraneo e soprattutto le rotte commerciali verso est. Ma con la caduta di Costantinopoli nel 1453, la loro superiorità cominciò a ridursi, finché il porto strategico di Rodi cadde in mano ai turchi nel 1522.
Cinquant'anni dopo (nel 1570), quando i turchi chiesero la resa di Cipro, i veneziani si appellarono a papa Pio V, che riunì una spedizione navale multinazionale che attaccò battaglia contro i turchi a Lepanto, il 7 ottobre 1571.
In quello stesso giorno papa Pio V mentre era intento a recitare il rosario ebbe una visione, in cui i cristiani avevano vinto sui turchi. La visione fu confermata 23 giorni dopo da un messo inviato a Roma per riferire la notizia della vittoria. In ricordo di ciò il papa diede all’Ave Maria la forma in cui la recitiamo oggi, stabilì che ogni chiesa suonasse le campane al mattino, a mezzogiorno e alla sera per ricordare la vittoria dei cristiani sui musulmani, aggiunse le Litanie Lauretane alla recita del Rosario, vi aggiunse l’appellativo di “Auxilium Christianorum” e stabilì inoltre che il 7 ottobre diventasse un giorno festivo consacrato a “Santa Maria delle Vittorie sull’Islam”.
Papa Gregorio XIII poi trasferì la festa alla prima domenica del mese di ottobre intitolandola alla Madonna del Rosario, che come pratica di preghiera aveva cominciato a diffondersi qualche secolo prima grazie a francescani e domenicani.
Ecco spiegato quindi perché i polacchi qualche anno fa recitassero il rosario con le corone in mano davanti al confine per "respingere" i profughi mediorientali, mentre hanno accolto con generosità quelli ucraini. E anche perché Salvini sventola il rosario ai comizi parlando di "invasione mussulmana".
Le radici sono tutte lì, nel voler negare ai mussulmani l'accesso ai porti e soprattutto ai guadagni derivanti dagli affari, che devono rimanere prerogativa allora di Venezia, oggi di un' Europa meschina ed egoista.
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