Un pensiero audace (rewind)
Questa riflessione (con alcune modifiche) è stata scritta il 13 luglio 2020, poco dopo la fine del primo lockdown per il COVID-19, in provincia di Rimini, una delle prime zone rosse in Italia
E se Cristo non fosse NEL PANE, ma NELL'ATTO DI SPEZZARE il pane PER CONDIVIDERLO? Dopotutto non mi risulta che i primi cristiani venerassero "il pane" (eucaristico) come facciamo noi, ma si riunivano "per spezzarlo"!
E i discepoli di Emmaus è proprio in quel preciso momento che hanno riconosciuto Gesù con loro!
E Paolo scrivendo ai cristiani di Corinto si arrabbia non perché il pane sia mal conservato, o tenuto in modo indegno, ma perché vengono mantenute le disparità economiche tra chi se ne nutre, e c'è qualcuno sazio e ubriaco e qualcun altro a digiuno! (v. 1 Corinzi 11).
Inoltre secondo me neppure la forma attuale del pane eucaristico, come ostia sottilissima e "monodose", aiuta i credenti a comprendere il senso di quel con-dividere il pane insieme. Capisco le ragioni di praticità che secoli fa hanno portato a questa scelta (soprattutto per poter conservare meglio il pane e poterlo portare agli ammalati che non potevano partecipare all'Eucaristia), ma il simbolo originario ha perso tutta la sua forza.
Basta immaginare un qualsiasi pasto in famiglia o tra amici: quanto è bello farsi i piatti a vicenda da un unico vassoio (eventuali schizzi a parte!), tagliare a fette un' unica torta, passarsi la bottiglia dell' acqua o del vino... Così si crea davvero un clima di fraternità e amicizia, una vera "festa" vissuta insieme in allegria!
E che tristezza è invece ritirarsi ognuno la sua merenda o bottiglietta dal distributore automatico, e farsi il caffè ognuno con la sua cialda invece di un bel vassoio con tante tazzine e una zuccheriera per tutti! Proprio da pausa in ufficio o meeting aziendale!
Forse per questo le nostre messe sono così fredde e noiose, nonostante a volte si cerchi di ravvivarle con bei canti o addobbi particolari o qualche altro espediente. È proprio il clima di "famiglia" che manca, e così crolla tutto il senso del riunirsi domenicale, in cui di sicuro non si crea una "comunità" e la "festa" è sempre altrove: al pranzo in famiglia, al ristorante, al caffè con le amiche, ai compleanni dei bambini, al buffet di matrimoni e anniversari...
Commenti
Posta un commento